Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

Amare l’Europa e conoscerla con un libro di Giuseppe Galasso

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L’Europa è lo spazio singolare del mondo, nel quale si sono incrociati e fusi i destini di grandi Popoli e di grandi tradizioni culturali, nel quale è sbocciata ed è fiorita la civiltà moderna della scienza e della tecnica, è nata ed è cresciuta la cultura dell’uomo, della Libertà morale, civile, politica.

Questo fino alla miracolosa e affascinante pagina dell’Unione Europea, forza e salvezza nel mondo della globalizzazione.

Questa straordinaria vicenda è raccontata nel  libro del grande storico napoletano, italiano ed europeo Giuseppe Galasso, da poco scomparso (1929-2018), dal titolo appunto Storia d’Europa’, Laterza editore, uscito nel 1996 in tre volumi, ora uniti e pubblicati a marzo 2019.

Notissimo ed emerito docente all’Universita di Napoli, di fede politica repubblicana liberal-democratica, politico e sottosegretario di Stato, autore di una legge che porta il suo nome a difesa dell’ambiente, accademico dei Lincei, Giuseppe Galasso ha diretto tra i tanti suoi scientifici impegni la monumentale Storia d’Italia presso la UTET di Torino, la Storia del Mezzogiorno (in 17 tomi) con il suo grande collega ed amico, il siciliano prof. Rosario Romeo.

 

Ha curato la riedizione delle opere di Benedetto Croce, suo fondamentale riferimento storiografico, presso la casa editrice Adelphi di Milano.

La sua riflessione storiografica accanto al lavoro di storico ne fa una delle figure scientifiche e civili più alte del nostro tempo ed Egli si erge e si ergerà sempre contro i dilettanti e i nani sostanzialmente incolti e solo negativi, che popolano il mondo triste della cronaca e dell’informazione.

La verità e la ricerca storica, anche per il loro valore civile, sono materie serie e scientifiche (al livello e più di tutte le altre scienze), che non vanno offese, strumentalizzate e lasciate in balia di dilettanti saccenti, ‘scemi e  sceme del villaggio e delle città’ (usando l’espressione efficace e amara di Umberto Eco), sprovveduti che leggono notiziole su internet o su qualche libello sensazionale infarcito di artefatti e grotteschi fatti pseudo storici, e  poi si arrogano il diritto di contestare a destra e a manca vicende complesse e indagini scientifiche, che vanno ben oltre i loro fallaci strumenti culturali.

 

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