Nove figli arcobaleno: Napoli riconosce entrambi i genitori
Con il sindaco erano presenti l'assessore Alessandra Sardo, la delegata Simonetta Marino e l'avvocato Francesca Corato dell'Associazione Famiglie Arcobaleno che si sono battute per un atto che segue le pronunce della Corte d'Appello di Napoli e dei tribunali di Pistoia e Bologna. Fortemente voluto dal sindaco e dall'amministrazione per riconoscere ai genitori i propri diritti e andare oltre il principio di filiazione biologica e genetica, così come era già accaduto con il piccolo Ruben. Un gesto di civiltà giuridica che è un successo delle istituzioni, arrivato anche grazie all'impegno del Servizio Anagrafe del Comune di Napoli diretto da Luigi Loffredo che con gioia, convinzione, coraggio istituzionale e competenza ha permesso di arrivare a questo risultato. «Noi siamo perchè le libertà civili valgano per tutti - ha commentato il sindaco De Magistris - perchè non si crei una comunità fondata sull'egoismo, sul respingimento e sui cuori di pietra. Vedere i bambini fermi in un porto italiano, senza che arrivi l'autorizzazione del governo per farli curare, è un atto idegno, antigiuridico e che non è in assoluta sintonoia con quella che è la storia del nostro Paese».
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