Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

Lo Statuto della Santa Casa degli Incurabili

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La Santa Casa degli Incurabili fu fondata tra il 1519 e il 1522 dalla nobildonna catalana Maria Requenses sulla collina di Sant’Agnello a Caponapoli, che in quel tempo rappresentava la zona più alta della città

Di nobile famiglia, Maria era nata in Spagna nel 1463. Dopo il matrimonio con Giovanni Longo, funzionario di Ferdinando II d'Aragona, nel 1506 seguì il marito a Napoli, ma rimase vedova appena tre anni dopo.

Nel 1516 si recò in pellegrinaggio al santuario della Santa Casa di Loreto, per impetrare la grazia della guarigione da una artrite reumatoide di cui era affetta fin dalla giovinezza. Guarita, fece voto di dedicare il resto della sua vita alla cura degli infermi ed entrò nel Terz'ordine secolare di San Francesco assumendo il nome di Maria Lorenza.

Ritornata a Napoli con la ferma volontà di dedicarsi al bene del prossimo, si mise al servizio dei sofferenti e grazie ai suoi beni edificò lei stessa nel 1519 l’Ospedale di Santa Maria del Popolo, detto degli Incurabili.

La definizione di Incurabili deriva dalla originaria accoglienza di malati di sifilide, patologia allora sconosciuta e quindi "non curabile", ma anche di pazienti che non potevano essere curati altrove o altrimenti, per mancanza di disponibilità economica.

 

Nel 1526 fu costruita una casa per prostitute pentite accanto al complesso ospedaliero sotto la guida della duchessa di Termoli, Maria Ayerbo.

La Longo segui a lungo l’ospedale e dopo anni divenne monaca di clausura, fondando il monastero delle Trentatré, detto anche delle Pentite, dalle prime consorelle che furono reclutate tra alcune prostitute guarite dalla sifilide e che pertanto si erano convertite.

L’ospedale divenne da subito punto di riferimento in tutto il Regno e vi collaborarono grandi medici e illustri scienziati, da Domenico Cotugno a Domenico Cirillo, Antonio Cardarelli, Marco Aurelio Severino e Giorgio Cattaneo, antesignano delle terapie psichiatriche, dal cui nome la fertile fantasia dei napoletani trasse ispirazione per definire Mastu Giorgio l'infermiere specializzato nella sorveglianza dei malati di mente.

L’Ospedale degli Incurabili è l’unico al mondo dove hanno lavorato ben 33 persone che sono state poi santificate, tra cui san Gaetano Thiene e san Giuseppe Moscati. Maria Lorenza ha goduto di fama di santità sin dalla morte; tuttavia, una vera e propria causa di beatificazione venne iniziata solo sul finire del diciannovesimo secolo.

Lo Statuto Organico della Santa Casa degl’Incurabili in Napoli, del 1892, rappresenta un prezioso documento che riassume storia e regole dello storico ospedale ancora in funzione da oltre 500 anni.

 

 

 

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