Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

Ripristinata la tomba di Sigismund Thalberg

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Sigismund ThalbergPer la prima volta la tomba del compositore austriaco Sigismund Thalberg, che si trova nel Cimitero monumentale di Poggioreale, (adiacente al Quadrato degli Uomini Illustri) è stata aperta ai giornalisti e ai video operatori.

A volerlo la discendente del compositore principessa Giulia Ferrara Pignatelli di Strongoli e il maestro Francesco Nicolosi Presidente del Centro Studi Internazionale intitolato a Thalberg.

Il motivo dell’iniziativa: far vedere i lavori di ripristino fatti dopo la profanazione del 10 marzo.

“Grazie alla generosità di donna Giulia – ha detto Nicolosi alla stampa – il corpo del grande compositore è stato risistemato in una teca di vetro ed è stata ripristinata la struttura in cui viene conservato dal 1861”.

Il 10 marzo fu proprio Nicolosi, accompagnando alcuni studenti a visitare la tomba, a scoprire quanto era successo. Porta d’ingresso scardinata, così come il cancello interno, pavimento di marmo spaccato a picconate con l’evidente intento di raggiungere l’ipogeo; divelta la teca di cristallo dove Thalberg veniva custodito, scomparsa l’urna di ottone, il corpo gettato in un angolo.

“Donna Giulia, il principe don Ferdinando e la principessa Francesca Ferrara Pignatelli di Strongoli - loro madre, hanno sempre coltivato con mecenatismo raro la memoria dell’illustre bisnonno - ha spiegato ancora Nicolosi -  tanto da creare un Centro Studi e un Premio pianistico internazionale a lui intitolati di cui io sono presidente e direttore artistico. E così anche in questa occasione hanno deciso di ripristinare la tomba del loro antenato”.

 

“Anche se la tomba di Thalberg è di proprietà del Comune di Napoli – ha precisato Donna Giulia – che l’ha avuta in dono dalla moglie del compositore, la napoletana Francesca Lablache. Ma se avessimo aspettato il Comune credo che il corpo di Thalberg sarebbe rimasto per terra ancora per molto. Eppure a Thalberg si deve la nascita della prestigiosa Scuola pianistica napoletana. E quando morì ebbe funerali grandiosi ai quali partecipò tutta la cittadinanza e a lui fu anche dedicata un'imponete statua che si trova nella Villa comunale di Via Caracciolo”.

 

 

 

 

 

 

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