Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

La prima testimonianza su S. Gennaro

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Martirio di San Gennaro, Girolamo Pesce, 1727

Gennaro Luongo

I documenti principali del culto di S. Gennaro restano ancora oggi gli insigni affreschi che nello spazio di circa un secolo fissarono nella vivace policromia l’espressione della devozione personale e comunitaria, la ferma e calda fiducia nel suo patrocinio.

Nel corso di diciassette secoli il culto per San Gennaro si è conservato e sviluppato nelle forme proprie che ciascuna generazione ha praticato e trasmesso ai posteri, custodendo il tesoro geloso del suo patrocinio speciale, il pegno dell’amorevole cura del martire-vescovo, che in forza della perfetta sequela Christi fino all’effusione di sangue, divenne partecipe del potere di intercessione e meditazione tra cielo e terra.          

Nel vissuto millenario dell’esperienza religiosa Gennaro è stato non solo modello di vita, ma da amico di Dio è divenuto anche compagno invisibile dei Napoletani, difensore, avvocato, medico e patrono individuale e collettivo.

 

 

 

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