Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

Domenico Di Fiore, il repubblicano di Cesa

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La fonte orale dell’egregio scritto sulla Repubblica Napoletana del 1799 Le rècit de la Révolution de Naples dans  Rome, Naples e Florence di Stendhal, fu Domenico Di Fiore, repubblicano originario di Cesa, nell’allora provincia di Terra di Lavoro. A lui si ispirò Stendhal per delineare la figura del conte di Altamira nel celebre romanzo  Il Rosso e il Nero.

Ex condannato a morte e poi esiliato politico in Francia, Domenico Di Fiore nacque a Cesa il 13 novembre 1769 da Cesario e Agnese Lettera. Aveva due fratelli e otto sorelle.

Laureatosi a Napoli in Legge, aveva iniziato a lavorare nella segreteria della Camera Consultiva di Santa Chiara, coltivando anche studi letterari.

Durante il periodo della Repubblica Napoletana  fece parte della prima Compagnia della Guardia Nazionale, come risulta dall’elenco del 3 febbraio 1799 e ne ricoprì il ruolo fino alla difesa in uno dei Castelli di Napoli. In seguito al trattato di capitolazione, fu tra coloro che riuscirono a scampare alla condanna a morte, esiliando a Marsiglia il 30 agosto 1799.

La svolta del periodo francese di Domenico Di Fiore fu l’incontro a Parigi, nel 1821, con il noto scrittore Stendhal, che era più giovane di lui di quattordici anni. Stendhal fu affascinato da questo avvocato di Napoli di un cinquantina d’anni, condannato a morte ed esule politico per la mancata rivoluzione del 1799.

 

"Il suo passato di repubblicano giacobino - scrive Nello Ronga- lo rivestiva di un alone di eroismo, tanto che fu immortalato da Stendhal nel suo romanzo Il Rosso e il Nero sotto le spoglie del conte di Altamira. Così divenne un modello letterario dell’esperienza repubblicana napoletana, oggetto di ammirazione e di curiosità".

Inoltre, come scrive Franco Casamassima, Domenico Di Fiore fu la fonte orale dello scritto dedicato da Stendhal alla repubblica napoletana. La profonda amicizia tra i due durò fino alla morte del grande scrittore francese nel 1842, che considerò Di Fiore quasi come un padre “l’uomo che aveva messo un granello di buon senso in quella testa strana”.

Domenico Di Fiore morì sei anni dopo in Francia.

 

 

 

Bibliografia:

Stendhal, Le récit de la Révolution de Naples dans “ Rome, Naples et Florence,  a cura di Franco Casamassima in Mario Battaglini, La Repubblica Napoletana. Diari, memorie, racconti, Istituto Italiano per gli studi filosofici,  Guerini e Associati, Napoli, 2000
Nello Ronga,  Il 1799 in Terra di Lavoro,  Vivarium,  Napoli 2000

 

 

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