Salvatore Pizzi, patriota risorgimentale, e la Scuola Normale di Capua
Il patriota Salvatore Pizzi nacque a Procida nel 1816, ma si trasferì giovanissimo a Capua. Aderì alla "Giovane Italia" diventando un fervente mazziniano. Era profondamente convinto che, oltre alla libertà politica, la cultura e l'educazione avrebbero promosso lo sviluppo della società civile. Uomo di pensiero e di azione, Salvatore Pizzi partecipò alle lotte politiche che avrebbero portato al Parlamento napoletano del 1848. Nel 1860 Pizzi partecipò alla gloriosa Legione Garibaldina del Matese, diventando, all'epoca della Spedizione dei Mille, pro-dittatore per Garibaldi nel casertano e in seguito governatore di Terra di Lavoro.
Il capitano Giuliano Iannotta di Sant’Andrea del Pizzone aveva ritenuto necessario omaggiare tutti i suoi compagni della Legione Garibaldina del Matese, da Beniamino Caso di Piedimonte d’Alife a Salvatore Pizzi di Capua , da Gerolamo Zona di Calvi al sacerdote Paolo Zito, suo concittadino, dal Domenico Bencivenga, parente di Beniamino Caso, ad Ercole Raimondi di S.Pietro, da Felice Stocchetti di S.Angelo d'Alife a Francesco Fevola di Teano, da Paolo Zito di Grazzanise a Achille del Giudice di San Gregorio Matese, da Filippo Onoratelli e Pietro Romagnoli di Piedimonte Matese a tutti gli altri patrioti dell’allora Terra di Lavoro, compresi i sei cittadini di Gioia Sannitica. Nonostante i problemi economici e l’opposizione del clero, che voleva conservare il monopolio della cultura, Salvatore Pizzi riuscì a realizzare il suo sogno nel 1866, fondando la Scuola Normale femminile nell’ex complesso conventuale dell’Annunziata. La Normale femminile di Capua prevedeva classi elementari di tirocinio, tre corsi complementari e tre normali con lezioni facoltative di lingua, musica e ballo. In rapporto ai metodi didattici, Salvatore Pizzi promosse la metodologia tedesca di quel tempo, dedicandosi alla traduzione dei testi più rinomati di tale indirizzo metodologico- didattico. Tale scelta coraggiosa ed innovativa rese la Scuola Normale di Capua il centro della cultura laica a contatto con le esperienze pedagogiche europee, ma anche con gli stessi movimenti di pensiero europei. Parimenti importante fu l’apporto di Luigi Garofano, che apparteneva ad una famiglia di gloriosi ascendenti repubblicani. Infatti Luigi Garofano era il figlio di Salvatore, discepolo del grande patriota, martire della Repubblica Napoletana Domenico Cirillo. Alberto Bellentani e Salvatore Pizzi furono i pionieri delle classi preparatorie in Italia, con riferimento alle consolidate esperienze tedesche. La Normale capuana conobbe i suoi momenti di fasto fino alla soppressione nel 1925 in seguito alla riforma Gentile.
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