“Holodomor”, il genocidio ucraino degli anni Trenta

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Uno degli eventi più tragici del Novecento, uno dei capitoli della storia nera del comunismo poco noto e diffuso a livello collettivo in Occidente è lo sterminio per fame di milioni di Ucraini negli anni Trenta, un autentico genocidio che nella memoria del popolo e nella storiografia ha preso il nome di "Holodomor", che significa in lingua ucraina "infliggere la morte attraverso la fame" e che viene ricordato il quarto sabato di novembre, dopo la epocale indipendenza dalla Russia e la messa fuori legge del partito comunista ucraino nel 1991.

La natura di genocidio dell'Holodomor, oltre che dal Parlamento ucraino e da 19 stati indipendenti ( tra esse non c'è l'Italia, ma vi sono ad es. Stati Uniti, Canada, Brasile, Spagna, Argentina, Messico, Città del Vaticano) è stato riconosciuto nel 2008 anche dal Parlamento Europeo.

Il genocidio fu attuato dal comunismo staliniano dal 1929 al 1933, in particolare con la tragica carestia 1932-1933, e fu l'effetto lucido di una politica di collettivizzazione forzata dell'agricoltura ucraina contro tradizioni di conduzione individuale, con deportazioni nei gulag siberiani, arresti e fucilazioni, requisizioni sistematiche nei confronti dei piccoli proprietari e di chi si opponeva, con effetti inevitabilmente tragici.

Fu creata una immagine sociale nemica, quella dei 'kulaki', nella quale furono inseriti chiunque aveva anche una o due vacche o quelli che semplicemente erano contro quella violenta politica di espropriazione e di russificazione.

Il numero delle vittime per deportazione, fucilazioni, fame, specialmente di vecchi, bambini, si colloca sui 7 milioni di poveri esseri umani.

C'è un sito in italiano tutto dedicato al genocidio ucraino.

 

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