Compostaggio nel carcere di Secondigliano: posata la prima pietra
Al di là della sua indubbia utilità, il messaggio potrebbe essere letto così: da un luogo di pena esce un prodotto fertile, che diventa anche il simbolo della ciclicità del corso biologico e di uno stato di avanzata ideologia nel trattamento dei rifiuti: nel Centro Penitenziario di Secondigliano questa mattina è stata posata la prima pietra dell'impianto di compostaggio realizzato all'interno dello stesso carcere. Il progetto, che è frutto di un tavolo promosso dal Comune di Napoli, ed è stato approvato con due deliberazione di Giunta e Consiglio, permetterà dunque la realizzazione del primo impianto di compostaggio aerobico all'interno del Comune di Napoli. Oltre ai vantaggi economici, con l'eliminazione dei costi di smaltimento e di trasporto, ed a quelli ambientali per la salvaguardia ed il maggior rispetto per l'ambiente, ne verranno anche vantaggi sociali, grazie all'inclusione dei soggetti svantaggiati nella formazione e nel lavoro, con competenze spendibili anche al temine del periodo di detenzione. (Video Correlato) |
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