L'ignoranza: la peggiore di tutte le epidemie

Categoria principale: Libere riflessioni
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Pubblicato Domenica, 28 Luglio 2013 11:46
Scritto da Antonella Orefice
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Che il nostro giornale sia di continuo preso d'assalto da fazioni dissidenti, oramai è risaputo e nemmeno ci fa più effetto.

Ma (purtroppo) corre sovente l'obbligo di invitare, con tanta gentilezza, determinati personaggi a non "offrirci" i loro beceri commenti sui nostri post nella pagina Facebook, primo, perchè noi usiamo sempre rispetto e non andiamo sui loro spazi digitali ad esprimere villanie, secondo, perchè le loro polemiche non sono gradite nè a noi e nè ai lettori di questo giornale, per la semplice ragione che siamo stanchi di sentir ripetere sempre le solite litanie, canti sanfedisti e pietosi esibizionismi.

Stiamo ricevendo messaggi che incitano all'odio ed alla violenza, stavolta  a seguito dell'articolo del nostro collega Luigi Scarano (pubblicato da canalenapoli.it) a cui esprimiamo la nostra totale solidarietà, e  sul quale stanno  accorrendo centinaia di lapidatori, desiderosi di imbavagliarlo o peggio, di mandarlo al patibolo, per la semplice ragione che dissente, esprimendo una libera opinione, che noi sposiamo in toto, e  che va in antitesi con il loro credo.

Hanno assediato la pagina dei commenti di quella testata, accorrendo con la veemenza di una mandria inferocita. Stesso rituale usato all'incirca un mese fa con Il Mattino ed il nostro giornale, a seguito della pubblicazione di un articolo di Mario Avagliano sulle stragi dei Borbone.

Vogliono farci notare che loro sono in tanti e noi siamo sempre un numero esiguo (ma da che mondo è mondo una determinata classe sociale ha sempre rappresentato la maggioranza). E' risaputo che  i vasi vuoti fanno gran rumore.

La pochezza umana che si evince è davvero deprimente, specie se si pensa che un certo tipo di gente rappresentano quella plebe che doveva elevarsi a popolo, facendo suoi gli alti ideali della Libertà e dell'Eguaglianza, che avrebbe dovuto comprendere l'alto valore morale e costituzionale di uno Stato democratico e di un'Italia Repubblicana Unita. E invece no.

Si esaltano al pensiero di appartenere ad una tramontata stirpe di carnefici, la elevano ad un presunto orgoglio della loro terra, come se questa non fosse stata già abbastanza martoriata dai loro simili, che ne hanno decretato fratture e separatismi, alimentando un immondo odio razzista tra il Nord ed il Sud.

L'ignoranza è il peggiore di tutti i mali e purtroppo quel male sta dilagando alla pari delle antiche epidemie, quali furono la peste ed il colera.

Oggi l'ignoranza ammazza molta più gente di ieri, che di adoperano a fare gli untori, mangiano ed offrono cozze infette, le cacciano con prepotenza nella bocca di chi non sa e se le ingoia ingaro del male che ingerisce.

E' tutto un piano politico-separatista, difficile da comprendere da chi è stato manipolato così tanto da non distinguerne più i contorni e le finalità.

Si calpestano secoli di storia, la si reinventa, rispuntano i borbone dappertutto, nel caffè, nei pomodori pelati, nei prodotti più nostrani, fino alla squadra di calcio.

Al piano politico si affiancano le leggi di un mercato le cui ragioni prescindono le verità storiche e vanno verso il consumismo. Se le menzogne si vendono bisogna incrementarne la produzione.

Ma rinnegare la storia di una Napoli che è stata anche Repubblicana ed anti-fascista è davvero vergognoso.

Almeno noi ci preserviamo la salute nutrendoci di cultura vera che ci aiuta a respingere questa ondata virale nauseabonda. Ne prendiamo le dovute distanze, così come la stampa nazionale.

Un giorno si potrà dire a gran voce che noi non abbiamo certo contribuito alla diffusione di  questa dilagante epidemia, che prima avvelena con dosi letali di falsità storiche precostituite, e poi uccide la dignità di tutto un popolo condannato a rimanere plebe.