Un ricordo di Annamaria Ciarallo
In prima battuta non ho creduto, o meglio non volevo credere, a quanto letto. Non era possibile! Ma man mano la ragione è incominciata a prendermi fino a quanto ho realizzato che quanto era scritto, purtroppo, era vero. Ho conosciuto Annamaria nel 1999, in occasione delle ricorrenze del bicentenario della morte di Domenico Cirillo. E da allora subito è nata una simpatia che ci ha permesso di condividere la nostra passione per la storia della medicina In modo particolare, per l’evoluzione della storia della applicazione delle piante officinali, dei Botanici Napoletani e di Ferrante Imperato un personaggio che ha influito in maniera determinate sulla nascita della museologia. Con l’associazione “il faro d’Ippocrate” l’avevo coinvolta in un progetto editoriale molto importante. Alla mia telefonata subito aveva accettato lanciandosi con uno slancio, tipico del suo modo di fare. Ricordo le nostre discussioni scientifiche che avvenivano durante le telefonate, come pure ricordo come suo desiderio più grande quello di ricostruire il laboratorio dell’ Imperato e del Della Porta. Gli insegnamenti di Annamaria saranno sempre vivi e ci accompagneranno nel prosieguo della nostra attività di ricerca. |
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