Domenico Cirillo: dopo 213 anni il ritrovamento di una lettera autografa

Categoria principale: Storia
Categoria: Biografie protagonisti del 1799
Creato Martedì, 30 Ottobre 2012 12:18
Ultima modifica il Lunedì, 26 Agosto 2013 12:21
Pubblicato Martedì, 30 Ottobre 2012 12:18
Scritto da Arturo Armone Caruso
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Una data particolare quella del 29 ottobre che ha fatto segnare un appuntamento per un pomeriggio un po’ speciale, quando nel Museo delle Arti Sanitarie e di Storia della Medicina - sito nell’ospedale S.M.D.P. agli Incurabili (Napoli)  - un gruppo di studiosi coordinati dal dr. Arturo Armone Caruso si sono riuniti  per ricordare Domenico Cirillo, il cui sogno di patriota e grande ricercatore di botanica e medicina finì sulla forca della repressione in piazza Mercato proprio il 29 ottobre del 1799.

Gli studiosi, provenienti dal mondo medico, accademico, di ricerca, e persino dagli ambiti teatrali e d’arte; si costituirono in “Gruppo Cirillo” circa un anno fa’ in concomitanza coll’inaugurazione di una sala nel Museo delle Arti Sanitarie e di Storia della Medicina appunto dedicata all’insigne medico, con l’intento di promuovere la figura di D.Cirillo quale esponente di una cultura scientifica e medica di indiscusso valore su panorama internazionale, cercando quindi di mettere in luce gli aspetti poco noti del medico-scienziato nativo di Grumo Nevano.

 

Tra gli annunciati progetti di ricerca storico-medica ideati e curati dal Museo delle Arti Sanitarie, che prevedevano tra l’altro, appuntamenti scientifici, culturali, artistici, editoriali e congressuali; il ritrovarsi per parlare sull’intelligenza di uno studioso quale Domenico Cirillo, attuale al punto da essere ancora oggi, di valido riferimento per medici, ricercatori, botanici e quanti si occupano di formazione giovanile.

Proprio per questo i volontari dell’arte e della medicina in sinergia col “Gruppo Cirillo” portano avanti il progetto lanciato un anno fa - con lo stesso impegno zelante ed entusiasta - di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale anche attraverso la ripresa e restituzione di quei personaggi che nella storia hanno segnato decisive conquiste per l’umanità.

Il ricordo non è e non dev’essere ‘statico’- secondo comune ottica - ma di rinnovamento profondo nel modo di fare e di fare scienza: poter leggere alcuni passi di particolare intensità scientifica, formativa ed umanitaria, auspicano serva a risvegliare dal torpore ‘nonsipuotista’ ognuno di noi, facendoci propendere a esempio dei grandi maestri.

L’evento, semplice in apparenza, ha prospettato novità significative a partire proprio dalla presentazione di una lettera autografa dell’autore, datata  aprile 1780.

La lettera, in pratica è uno scritto di natura medica, di cui non si conosce il destinatario. Tuttavia si evince un parere inerente  una donna, appartenente molto probabilmente, a una casata ben in vista.

L’importanza della scoperta oltre che per desumere delle conoscenze mediche d’allora, consiste anche nell’unicità, al momento, di pervenire ad uno scritto‘sui generis’del Cirillo: difatti, a differenza di Cotugno, di cui ci sono pervenuti numerosi consulti e quindi testimonianze, su Cirillo era impensabile fino ad oggi anche solo pensare di poter recuperare alcunchè.

Il fortunato ritrovamento avvenuto presso una libreria Antiquaria di Parigi, aumenta l’acquisizione  arricchendo di fatto in nuovo‘conoscenze’che permettono di redigere una storia più vera e autentica del passato, più vicina agli uomini e per questo anche più istruttiva.  

“Domenico Cirillo: medico e scienziato” si offrirà dunque come piccola oasi spazio-temporale conservata per rendere in un’atmosfera suggestiva un’imperdibile occasione di riflessione e discussione collettiva a testimonianza del polo museale come interattivo strumento capace di farsi ponte tra passato e futuro.