Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

De Simone al San Carlo chiude la Piedigrotta

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Video Multimediale Comune di Napoli

Con la cantata di Roberto De Simone «La funzione del centenario», messa in scena al teatro San Carlo, si sono concluse il 18 settembre le celebrazioni della Piedigrotta. La prova generale, aperta ad oltre mille ragazzi delle scuole superiori, è stata preceduta da un'appassionata lezione civile del maestro De Simone sulla storia della festa di Piedigrotta e sullo sfaldamento dei valori e delle identità nella società capitalista occidentale.

«Noi, quando eravamo giovani, - osserva De Simone - di fronte ai nostri idoli politici piangevamo, ci commuovevamo. Oggi chi è in grado di piangere per un simbolo politico? Nessuno. Noi possiamo piangere solamente di fronte alla morte».

La scomparsa delle ideologie storiche, che De Simone fa coincidere con la caduta del muro di Berlino, ha lasciato spazio ad una sola ideologia dominante, quella dei consumi.

La cantata trasforma questa riflessione in materia musicale viva, sovrapponendo in un flusso continuo di suono le linee melodiche che hanno marcato la partecipazione popolare nel Novecento, sia in chiave politica sia in chiave religiosa.

Così svuotati di senso, gli inni e le marcette di un secolo si contrappuntano a vicenda intorno a un ritmo ostinato da parata militare; l'intersezione ordinata dei temi musicali rivela la sovrapposizione caotica dei valori di comunità, e dunque la loro scomparsa sull'orizzonte basso dell'omologazione.

Incalza De Simone: «Il potere capitalistico post-fordista globalizzante ha distrutto tutto, oltre che perorare la caduta del muro di Berlino che ha cancellato qualsiasi possibilità di credere alle parole “sviluppo”, “civiltà” “progresso”; il progresso come viene imposto dai cosiddetti paesi ricchi è semplicemente mettere in condizione i poveri di avere qualche spicciolo per comprare i propri prodotti. Cultura innanzitutto è linguaggio; il linguaggio è salvifico. Io con la mia cultura devo essere in progresso, non con una cultura imposta dal mercato, dal consumo del capitalismo. Questa è una cantata politica».

Il concerto – organizzato dal Comune di Napoli – è stato eseguito martedì sera dalla banda dell'esercito italiano diretta da Fulvio Creux, con un doppio coro maschile e con Giovanni Mauriello voce solista, sotto la supervisione di Mariano Bauduin.

 

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