Il sorriso di Eleonora in piazza Mercato

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20 agosto 2012, ore 19.30 – il fischio di una sirena per Eleonora.

Sono le 19,30 del 20 agosto, siamo a Napoli, in Piazza Mercato si ode il suono di una nave.

Rewind.

Sono le 17.20 circa, davanti alla chiesa del Carmine, è un pomeriggio caldo in cui il caldo non si sente, i colori della piazza appaiono tenui come in una fotografia di molti anni fa, le immagini delle persone davanti alle botteghe scorrono come su una pellicola- le vedo ma non sono nel mio tempo.

Mi accoglie un  sorriso che conosco, Antonella Orefice - la penna e la spada del Nuovo Monitore Napoletano.

“Qualcuno afferma che la letteratura borbonica stia avendo una rifioritura e che nessuno più, oramai, fatta eccezione per pochi coraggiosi, scrive del 1799. Mi sembra ovvio. I reperti dell’epoca si stanno rarefacendo, rendendo sempre più stressante il lavoro di un ricercatore, ma ciò non significa che i nostri valori di Libertà e Uguaglianza siano decaduti e quel nostro glorioso pezzetto di Storia Patria sia stato dimenticato, o meglio, che l’intento del borbone di farlo sparire dalla storia sia andato a buon fine. Siamo qui a parlarne, in pochi si, ma ancora ci siamo, noi esistiamo! Siamo antimonarchici e sosteniamo l’Italia Repubblicana Unita. Che siano borboni o savoia per noi non fa differenza. Gli assassini sono tutti uguali.”

 

Ci uniamo agli altri, dalla parte opposta della piazza. Vedo la passione brillare negli occhi di chi parla, Nicola Terracciano  legge Giustino Fortunato- I Napoletani del 1799, legge  dei martiri della Repubblica Napoletana, di quelli che furono assassinati oggi. E' il 20 agosto. I miei occhi vanno spesso all’arco di Sant’Eligio e al grande orologio.

In tutti c’è qualcosa in equilibrio tra consapevolezza dell’orrore e determinazione a ricordare a rivivere, a vivere per portare avanti quei valori di Libertà e Uguaglianza fino in fondo, perché Napoli è una città che deve cominciare a prendersi cura di sé a partire dall’onore, dal rispetto e dalla memoria dei Cittadini illustri della sua storia.

Adesso il grande orologio dell’Arco di Sant’Eligio segna le 19.30. Si ode il fischio di una sirena. E’ il 20 agosto. A Piazza Mercato, Eleonora veniva brutalmente assassinata, adesso.

Ci guardiamo l’un l’altro attoniti. Antonella percepisce un pensiero e si fa brivido di gioia sulla nostra pelle.

Forse il nostro ricordo le ha ridato vita. Ci pare di vederla, di ascoltare il suo passo, mentre ci accompagna fino alla Chiesa del Carmine, sorridendo.

 

 

 


 

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