Una preghiera laica per Eleonora

Categoria principale: Storia
Categoria: Articoli sul 1799
Creato Sabato, 18 Agosto 2012 18:20
Ultima modifica il Lunedì, 26 Agosto 2013 12:20
Pubblicato Sabato, 18 Agosto 2012 18:20
Scritto da Nicola Terracciano
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Cara Eleonora,

lo sappiamo che è doloroso, amaro, inaccettabile che ancora oggi la tua tomba resti nascosta nel fondo di una cappella gentilizia privata, che tu sia sostanzialmente rimossa dalla coscienza collettiva della città che hai amato come pochi napoletani hanno saputo fare nella sua storia millenaria, se non per qualche momento celebrativo fugace, in quella Repubblica Italiana, che dovrebbe onorare ogni giorno te e tutti i Repubblicani di Napoli, in particolare Voi Martiri, che per la Repubblica Libera e Democratica, per gli ideali repubblicani, avete dato anche la vita.

Con te occorre ricordare i tanti altri Repubblicani nel Risorgimento, nell’Antifascismo, nella Resistenza, degni di essere portati all’Altare della Patria Repubblicana, o meglio creando per voi un Pantheon Repubblicano a Roma, oltre che a Napoli, ed additarvi a tutte le generazioni repubblicane di questo paese del Nord, del Centro e soprattutto del Mezzogiorno, che è stato in prima fila per il risveglio civile e politico dell’Italia tutta dall’Illuminismo, al Risorgimento, all’Antifascismo, alla Resistenza.

 

Lo sappiamo che per viltà dei politici di tutti i colori, che si sono susseguiti fino ad oggi al governo di Napoli, del Mezzogiorno d’Italia, servi e paurosi di clericali, di criminali e di secolari oligarchie incolte e sfruttatrici, organicamente intrecciati ed alleati, nel servilismo di tanti, nascosti sotto le più inimmaginabili maschere, non un monumento ricordi Te e i tuoi Fratelli Martiri, Mario Pagano, Domenico Cirillo, Ettore Carafa, il vescovo Michele Natale giacciano ancora oggi, 20 agosto 2012, nel fango del pronao della Chiesa del Carmine, mentre l’assassino Ferdinando IV, a sfida e scandalo storici, civili, culturali, politici, che non hanno pari in alcun paese della Terra, troneggia nel cuore della più grande piazza di Napoli, che per offesa alla storia si chiama del Plebiscito, ma che non ha nessuno richiamo a quell’evento ed abbia sepoltura monumentale nella Basilica di S.Chiara.

Ti sia di conforto che alcuni fedeli rari, che incarnano il tuo auspicio, prima della morte atroce del 20 agosto 1799 a Piazza Mercato, che forse un giorno gioverà rinnovare quelle grandi vicende,  quelle grandi memorie, quei grandi Martiri del 1799, ti rinnovino oggi la loro devota, ferma, laica religiosità civile, in primo luogo la nostra infaticabile direttrice del ’Nuovo Monitore Napoletano’, Antonella Orefice, che dà corpo e anima e mente già col nome dato al periodico online (oltre che con lo straordinario impegno culturale quotidiano) al tuo auspicio e al tuo indimenticabile esempio civile, culturale, politico.

Ti sia di conforto l’essere collocata per noi e per tanti nell’eterno Paradiso dei Giusti, nel Pantheon, che svela il vero profilo storico morale e umano di ognuno e lo ridesta nel conforto ogni giorno e ogni notte nel cuore e nella mente di chi, nel cammino spesso doloroso dell’esistere personale e della storia, ha deciso sempre e comunque di essere fedele anzitutto ai valori della Verità, dell’Umanità e della Libertà.