Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

Maggio dei Monumenti al Castello Aragonese di Baia

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Siamo nel mese di Maggio e, come ormai da circa un ventennio, la Scuola Media Statale "A. Gramsci" di Bacoli ha adottato il maestoso Castello di Baia nell'ambito del programma "Maggio dei Monumenti" . Ogni sabato e domenica dalle 09.00 alle 13.00 i ragazzi aspettano con trepidazione l'arrivo dei turisti, sia italiani che stranieri, per offrire loro gratuitamente una visita guidata in cui spiegano con passione ed una punta di orgoglio i processi storici che hanno visto il Castello passare da Villa romana fino a divenire ufficialmente Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel 1993. C'è da sottolineare che nel 2008 il Presidente della Repubblica ha premiato, con una medaglia, il suddetto castello come migliore Museo d'Italia.

Con questa iniziativa la scuola ha voluto superare il suo perimetro per ritrovare la storia dei propri antenati, delle proprie radici e del suo territorio che vanta un passato imperiale rintracciabile nei numerosi reperti della collezione Cumana e Puteolana esposti nelle sale del Castello. I Campi Flegrei trasudano di storia e i resti delle ville romane, delle varie domus, dei porti commerciali e militari, si estendono anche nel mare (visibili perfino a occhio nudo dal castello) fino a costituire un vero e proprio museo sommerso, unico al mondo nel suo genere.

Visitare il Castello di Baia vuol dire ripercorrere attraverso i reperti archeologici una storia lunga più di 2000 anni, e di questi reperti gli alunni della scuola media Gramsci si sentono gli eredi culturali e per questo sono entusiasti di far conoscere al mondo le nostre ricchezze. In un momento così difficile per l'economia, la piccola Italia della scuola fa leva sull'immenso patrimonio artistico riallacciandosi alle preziose vestigia della Grecia e riparte per giungere alla conoscenza dei miti che ci hanno preceduto per valorizzare l'arte e per incrementare il turismo dell'Incoming. Attraverso questo viaggio si può giungere alla conoscenza del sé, perchè la nostra terra appartiene a tutti coloro che vengono a visitarla perchè qui troveranno anche la loro storia, affascinante e senza limiti come lo sguardo di chi arriva sul promontorio del castello di Baia e ammira il panorama che si allarga a perdita d'occhio, perchè come dice la poetessa Wistawa Szymborska "il nostro bottino di guerra è la conoscenza del mondo".

Un tempo sapevamo il mondo a menadito:

- era così piccolo da stare fra due mani,
così facile che per descriverlo bastava un sorriso,
semplice come l'eco di antiche verità nella preghiera.
La storia non accoglieva con squilli di fanfara:
ha gettato negli occhi sabbia sporca.
Davanti a noi strade lontane e cieche,
pozzi avvelenati, pane amaro.
Il nostro bottino di guerra è la conoscenza del mondo:
è così grande da stare fra due mani,
così difficile che per descriverlo basta un sorriso,
strano come l'eco di antiche verità nella preghiera.

 

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