L'illusione della libertà

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Pubblicato Sabato, 18 Febbraio 2012 08:56
Scritto da Giuseppe Bernardo
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Tre aziende governano il mondo e non solo della finanza.

Come si possa oggi ancora dar fiducia a queste tre agenzie è per me insensato, considerato come abbiano partecipato a creare la crisi finanziaria delle subprime con il loro AAA dati a crediti rischiosi.

C'è una forte commistione di interessi, un oligopolio costituito da Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch, le agenzie di ratings, che come documentato dall'Adusbef annualemnte dal 2006 in studi molto dettagliati, sbagliano nel 91% dei casi.

Sbagliano anche per commistioni di interessi fra i soci delle stesse che, spesso, sono investitori e consulenti.

E fanno il bello e cattivo tempo, decidono su Stati, enti pubblici, enti sovranazionali e società private quotate.

Il fatturato complessivo dei tre gruppi è pari a circa 4,4 miliardi di dollari.

Il rating è si un giudizio ed un suo semplice abbassamento, o alla semplice minaccia di esso, porta ad un'azione di chi lo subisce.

Per riacquisire la fiducia degli investitori, le società e gli Stati sono chiamati ad affrontare pagamenti di interessi più alti.

 

Per esempio, è stimato che nel 2006 l'Italia in un solo anno e per un solo abbassamento di rating, dovette pagare 3,3 miliardi di euro di interessi in piu sul proprio debito.

Standard & Poor’s, controlla  il 40% del mercato del rating, è la sussidiaria della multinazionale editoriale McGraw-Hill, che ha sede a New York e che pubblica, tra le innumerevoli testate, anche «Business Week, e nel Cda di essa ci sono membri della CocaCola, Citigroup, Elililly, Farmac.

Moody’s – che detiene il 39% del mercato del rating, è di fatto una realtà posta sotto il controllo di uno dei più grandi speculatori di tutti i tempi: Warren Buffet. Il signor Buffet elabora analisi e giudizi, con l’altra investe.

La terza agenzia è Fitch, che ha sede a New York, ma che è una sussidiaria della società di servizi finanziari Fimalac, la cui sede legale è invece a Parigi. Nel 2005 la società statunitense Hearst Corporation Telecomunicazioni, ne ha comprato il 20%.. e detiene il 15% del mercato del rating.

Insomma si dovrebbe intervenire per porre fine al piu grande conflitto di interessi perche non siano solo tre aziende a detenere il monopolio. Dovrebbero eccerci agenzie di rating costituite da membri delle Banche centrali e Fmi.

Insomma una riforma seria ed immediata. La situazione attuale passa anche dalla corruzione e commistione di interessi delle agenzie di ratings.