Salvo D'acquisto, Orlando De Tommaso e Achille Barilatti: eroi della Resistenza
prigionieri rilasciati corsero subito via da quell’orrore. Ma uno di loro, il più giovane, Armando, indugiò per vedere cosa accadeva. Vide il plotone schierarsi di fronte a Salvo, in divisa. Sentì le sue ultime parole: “Viva l’Italia”. Poi la scarica di mitra. Per decisione di Papa Francesco, il 25 febbraio del 2025 Salvo d’Acquisto è stato riconosciuto “venerabile”.
Come tanti, pagò con la vita la codardia di un Re vigliacco che anziché assumersi la responsabilità dell’armistizio fuggì via, lasciando i civili alla mercé dei tedeschi. A difenderli furono uomini come De Tommaso assieme ai suoi “ragazzi”, tutti allievi carabinieri e qualche maresciallo. il 9 settembre del 1943 bloccarono i tedeschi sull’Ostiense, pur di non farli entrare in città. Ma loro erano in pochi e peggio armati, e poi tanti erano solo ragazzi che non avevano mai combattuto. Allora quando il capitano si rese conto che la situazione stava precipitando, giocò la sua ultima carta: saltò in mezzo alla strada sotto il fuoco nemico e incitò tutti gli altri ad andare avanti. Infuse loro coraggio, li spronò. Fu falciato da una raffica di mitra, come d’altronde sapeva sarebbe accaduto; ma mentre moriva continuò ad incitare i carabinieri. Colpiti dal suo coraggio, i ragazzi andarono all’assalto e fermarono i tedeschi.
Poi, a esecuzione finita, i nazifascisti lo spostarono in caserma: lo torturarono, lo seviziarono, lo minacciarono di fargli fare la stessa fine. Volevano informazioni sulla Resistenza. Ma quando si resero conto che né le torture né le minacce funzionavano, gli fecero vedere la fidanzata con la speranza che si convincesse a passare al nemico. «Meglio la morte che il tradimento» rispose lui. « Mamma adorata,
Leonardo Cecchi
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I tedeschi avevano rastrellato ventidue innocenti perché due dei loro soldati erano morti in un attentato: dieci italiani per ogni tedesco era la regola. Ma quella volta ne avevano buttati in mezzo due in più.
Nasceva il 16 febbraio 1897, uno degli eroi silenziosi e sconosciuti della nostra storia, il capitano dei carabinieri Orlando De Tommaso, medaglia d’oro.
Il tenente Achille Barilatti era nato a Macerata il 16 settembre del 1921. Fu portato davanti ai suoi uomini perché volevano che vedesse mentre li fucilavano tutti.