Il no di Serafina Battaglia
Per Serafina Battaglia cambiò il mondo e decise di abbandonare totalmente la vita di prima e rompere l’omertà. Ai giudici disse tutto quello che sapeva: sicari, affari mafiosi che aveva il marito, informazioni. Tutto. Divenne la prima donna in Italia testimone di giustizia. Pagò un prezzo enorme oltre a quello della perdita del figlio: il totale isolamento dal mondo. Si mise contro tutti, dalla famiglia fino agli amici. Al punto tale che per trovare un avvocato ci mise un’eternità. Nessuno la voleva, tutti la evitavano per aver rotto il silenzio dell’omertà. Ma Serafina non si arrese mai. Testimoniò in tribunale e affrontò i boss mafiosi senza paura, addirittura incalzandoli, inveendo loro contro come mai era successo prima. “Se le donne dei morti ammazzati si decidessero a parlare così come faccio io, non per odio o per vendetta ma per sete di giustizia, la mafia in Sicilia non esisterebbe più da un pezzo”, diceva. Non mollò un attimo ma non vide mai l’arresto dei sicari di suo figlio. Abbandonata da tutti, morì a Roma, ancora in lutto, il 10 settembre 2004.
Il suo aver detto “no” all’omertà aprì però un mondo.
Leonardo Cecchi |
Pubblicazioni mensili
Nuovo Monitore Napoletano N.202 Ottobre 2025
Miscellanea Storia e Filosofia Mario Borzaga e la missione cristiana da Napoli Come il popolo palestinese è diventato categoria astratta Internati italiani: un’altra forma di Resistenza La società napoletana durante l’occupazione alleata (1943-1945) Napoli 1938-1943, immagini mai viste della città in guerra Pio IX e l’anacronistico attaccamento al potere temporale
Libere Riflessioni L'atomica sociale: come il neoliberismo ha devastato il Giappone più delle bombe nucleari Possibilità e probabilità, prolegomeni alla certezza Una riflessione di William Dalrymple su Gaza I pericoli della globalizzazione Riduzione del consumo di alcol nel mondo. Bacco rimarrà ancora tra noi? Grecia: il modello della subordinazione si evolve ancora Ranucci, una bomba per tutti noi Nobel per la pace 2025, lettera di corsa per il Venezuela
Filosofia della Scienza Un dialogo tra Popper e Lorenz
Cultura della legalità Vittime innocenti. Ottobre 1862-2019
Statistiche
La registrazione degli utenti è riservata esclusivamente ai collaboratori interni.Abbiamo 151 visitatori e nessun utente online |



La mafia le ammazzò il marito. Ma lei, Serafina, non parlò perché era cresciuta nella trappola dell’omertà e della mafia. Poi però toccò al figlio, Salvatore, un bravo ragazzo cresciuto in un ambiente sbagliato. La mafia uccise anche lui.