Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

La vera storia di Sandokan e degli italiani in Malesia

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Emilio Salgari scrisse soprattutto romanzi storici, in cui vengono raccontate vicende create o rielaborate dall’autore, inserite in un ben individuabile contesto storico e geografico, con alcuni personaggi realmente esistiti, altri di fantasia, oppure con l’attribuzione ad alcune figure storiche di imprese in tutto o in parte immaginarie.

Come afferma l’esperto salgariano Vittorio Sarti, «quasi tutti, se non tutti, i lavori di Emilio Salgàri sono imperniati su fatti realmente accaduti o su fatti di cronaca coeva, nei quali l'autore innesta ad arte, vicende a azioni di fantasia».

Nel caso dei romanzi ambientati in Malesia e in India, con protagonisti principali Sandokan, Yanez e Tremal-Naik, e antagonisti principali il “Rajah bianco” di Sarawak, James Brooke, le potenze coloniali, in particolare quella inglese, capi e sultani locali e altri avventurieri europei, il contesto è quello dell’espansione coloniale europea nel Sud-Est asiatico e in India tra il 1845 e il 1875 circa. La figura di James Brooke è assolutamente storica e ben conosciuta, anche se in “I pirati della Malesia” Salgari lo fa uscire di scena sconfitto, con il trono di Sarawak restituito al nipote di Muda Hassin (o Hassim, altra figura storica ben conosciuta.

 

Erede al trono di Brunei, governatore di Sarawak, ebbe un ruolo importante nell’ascesa di Brooke, rimanendo vittima nel 1846 delle lotte interne nel sultanato di Brunei).

In realtà, James Brooke non perse mai il trono che si era conquistato, lasciandolo in eredità al nipote Charles Johnson Brooke (pure citato nei successivi romanzi del ciclo indo-malese salgariano).

 

 

 

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