In verità più di qualcuno si sarà chiesto il perchè si scrive tanto, nella sezione di Storia, sul Nuovo Monitore Napoletano di una etnia, ormai italianizzata e semi sconociuta, in parte, come quella degli Albanesi d'Italia.
Quest'ultimi furono, grazie al loro centro di studi e di cultura del Collegio Italo Greco Albanese, i soli intermediari , per più di un secolo, tra i liberali delle Calabrie e quelli della Capitale ( Napoli), sfornando alla Causa della Libertà i migliori elementi, come il Baffi, il Masci, i vescovi giacobini Bugliari e Bellusci, Crispi, Damis, Mauro, gli antenati di Gramsci, Agesilao Milano che attentò alla vita di Ferdinando II, Attanasio Dramis uno dei fondatori con Bakunin dell'Internazionale Socialista e per finire, tralasciando altre figure imminenti, uno dei padri della Costituzione Italiana: Costantino Mortati.
Ritengo,essendo speranzoso, che le notizie storiche, relative al contributo di questa etnia, sempre vicina alla cultura napoletana, possano essere di integrazione all'Opera che questo leggendario e fausto organo di informazione propone.