L’ultima bordata di Joe Biden
È tradizione nella politica americana che un presidente in scadenza si astenga dal prendere decisioni di grande portata in materia di politica estera. Il motivo è semplice. Non si vuole mettere in imbarazzo il suo successore con iniziative che magari non condivide, lasciandolo libero di perseguire i propri obiettivi per quanto riguarda i rapporti con altri Stati. Questo, tuttavia, accadeva quando gli Usa erano un Paese sostanzialmente unito negli obiettivi di fondo, mentre ora la polarizzazione estrema dello scenario politico, e dello stesso elettorato, rende tutto più difficile. La conferma si è avuta proprio in questi giorni. Com’è noto a Joe Biden restano meno di due mesi di permanenza alla Casa Bianca, e in gennaio dovrà cedere l’Ufficio Ovale al vincitore delle recenti elezioni Donald Trump. Biden, tuttavia, non ha esitato a stanziare un’altra corposa somma di aiuti militari all’Ucraina, autorizzando per la prima volta Kiev a colpire in profondità il territorio della Federazione Russa con i missili balistici Atacms. Autorizzazione, lo si noti, sempre negata in precedenza. Ha inoltre fornito agli ucraini un grande numero di mine antiuomo da utilizzare contro l’avanzata delle truppe di Mosca. Putin ha reagito rivedendo le regole della strategia nucleare russa lasciando intendere che la mossa di Biden potrebbe condurre all’uso di armi atomiche tattiche non solo contro l’Ucraina, ma anche contro i suoi alleati, soprattutto europei.
Può darsi si tratti solo di un bluff, ma è noto che lo zar moscovita è privo di scrupoli e ha in più occasioni dimostrato di essere disposto a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi. Questo pone un problema assai grave, Gli Stati Uniti sono lontani, mentre l’Unione Europea è vicinissima. Fermo restando che l’Ucraina ha subito l’invasione russa, la mossa di Biden potrebbe condurre a un’escalation che coinvolgerebbe in modo diretto parecchie nazioni Ue, trasformando l’attuale conflitto in una vera e propria guerra mondiale, della quale proprio l’Europa pagherebbe il prezzo maggiore. Del resto il presidente ucraino Zelensky tenta da molto tempo di coinvolgere l’intera Europa nella guerra. Finora non ci è riuscito, ma la decisione di Biden potrebbe presto condurre a quel risultato. La posizione di Donald Trump sul conflitto ucraino non è del tutto chiara ma, in ogni caso, il tycoon newyorkese ha sempre detto di voler fermare la guerra facendo sedere russi e ucraini al tavolo del negoziato, per quanto difficile possa essere. L’ultima mossa di un Joe Biden in scadenza rischia però di vanificare ogni tentativo e, giova ripeterlo, sarà l’Europa a pagare il prezzo più alto. Per questo, dal punto di vista europeo, la decisione del presidente democratico è un imperdonabile azzardo.
Michele Marsonet
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