Monte Echia, dove nacque per la prima volta la città di Napoli
Un viaggio all’indietro nel tempo per chi sale sul Monte Echia, la collinetta di tufo giallo dove nell’VIII sec. a. C. i greci provenienti da Cuma fondarono Partenope. Si chiama Euploia, come l’augurio di buon viaggio che i greci rivolgevano ai naviganti ed è un progetto artistico a più voci che cerca di rievocare il senso del sacro nel percorso di ascesa alla sommità dell’antico promontorio. «Abbiamo unito alla possibilità alla capacità di ciascuno di mettersi in dialogo con questa simbolica antica, ma sempre presente nel nostro quotidiano, di unirla anche a degli approfondimenti. Quindi, l’app web diventa questo spazio in cui qualcuno che ha voglia di essere accompagnato da una parte testuale, da una parte più descrittiva e informativa, troverà sicuramente risposta.» [Maria D’Ambrosio – Curatrice di Euploia] Il percorso è accompagnato dall’opera sonora di Oròs di Louis Siciliano.
«È un estratto dei “Sette saggi di Delfi” declamati dall’artista greca Mary Zygoury. È un viaggio nell’antro magico che ci porta verso Partenope, ma è un viaggio nel futuro ma anche nel passato perché ci sono tanti strumenti a fiato. Il fiato, il pneuma, dal mondo greco, l’anima si dice che abbia questa caratteristica vicina agli strumenti a fiato, e quindi ci sono mondi che si intersecano, mondi che dialogano, il passato che dialoga con il futuro. E quale città migliore di Napoli per esprimere questo!» [Oròs di Louis Siciliano - musicista] «Andiamo vero il 2.500° compleanno della nostra città ripristinando i luoghi dove è nata Napoli e facciamo un percorso di valorizzazione della storia» [Eduardo Cosenza – Assessore alle infrastrutture] L’inaugurazione di Euploia celebra anche la rimozione delle impalcature di protezione che da lungo tempo imprigionavano Monte Echia.
Edgardo Bellini
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