Democrazia e laicità
Essa va qualificata e praticata nel suo vero significato, nel suo vero spirito. Non può esistere anzitutto democrazia senza laicità, senza uno Stato che sia libero da condizionamenti religiosi di alcun tipo. Religioni egemoni e potenti sono un ostacolo ideologico e pratico per l’esistenza e il funzionamento di un vero e autentico regime democratico, di una vita personale libera e civile degna di questo nome. Lo dimostrano storicamente regimi teocratici, clericali, espliciti o nascosti. La religione è e deve essere una libera e adulta scelta personale e le associazioni religiose solo associazioni private come le altre, sottoposte alle leggi come ogni altra associazione libera privata. Nelle democrazie non laiche una parte di fatto comanda in modo pervasivo il tutto sociale e ne impedisce il libero svolgimento civile e democratico. Una vera democrazia non può non essere liberale, fondata cioè sul rispetto di tutti i diritti e doveri fondamentali, civili e politici, della persona umana. Tra questi diritti c’è quello di non morire di fame, giacché non è società umana e civile quella che fa vivere le Persone nella indigenza e nella povertà (istanza socialista, giustamente sempre da tener presente).
Abolire la miseria in modo radicale e permanente è uno dei fondamentali doveri di una vera democrazia e vanno individuate e praticate tutte le forme possibili, concrete ed efficaci, per realizzare quella finalità. Altri fondamentali diritti/doveri sono quelli alla salute, con l’egemone medicina preventiva, all’istruzione pubblica gratuita di base, rigorosamente impostata e funzionante, fino alla maggiore età, al lavoro e all’autonomia economica, senza la quale non vi sono libertà personale, alla cultura ed alla memoria civile, alla protezione dell’ambiente naturale e storico, alla coesistenza pacifica, nelle forme associative già esistenti, europea e dell’ONU, sempre più da rendere efficaci ed incisive, orizzonte unico di salvezza dell’unica Terra abitabile che abbiamo nell’universo infinito.
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