Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

Il miracolo storico del Risorgimento

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Antonio Muzzi. Allegoria dell’Italia Unita (1888)Il Risorgimento dell’Unità e della Libertà ha realizzato il miracolo storico di far convivere aree e popolazioni diverse per posizione e destini geografici, tradizioni e vicende storiche.

Ha creato per esse un nuovo  spazio storico-politico, un’Italia una e libera con opportunità e progressi inimmaginabili, che altrimenti non ci sarebbero stati, come sta avvenendo con l’Unione Europea per i diversi Popoli con le diverse loro storie,

I  valdostani, i piemontesi, i liguri sono strettamente collegati con la Francia e alla vita dell’alto Mediterraneo franco-iberico, con gli epicentri di Genova e di Torino. I lombardi con le appendici emiliana e trentina sono collegati con la Svizzera e l’area austro-germanica meridionale, con l’epicentro di Milano.

I veneti  lo sono con i friulani, i giuliani, i romagnoli gravitanti sull’Adriatico e l’area europea orientale con l’epicentro di Venezia.

 

I toscani chiusi tra Appennini e colline e mare alto Tirreno hanno l’epicentro dinamico e memorabile in Firenze, i marchigiani, umbri e laziali sono stretti all’epicentro religioso di Roma con le sue memorabili memorie antiche, con aperture sul medio-Tirreno e il medio Adriatico (Ancona e Civitavecchia), ma con minore, più lento ritmo storico civile ed economico nei confronti dei popoli prima ricordati.

I campani, con la loro grande pianura fertile, l’unica vera di tutto il Mezzogiorno tirrenico, alimentano l’epicentro di Napoli, con l’appendice montana molisana e abruzzese, che, tormentata geograficamente per monti e colline, gravita verso Napoli e la sua pianura.

La Puglia, affacciata sul basso Adriatico e il mondo greco-albanese, ha i suoi epicentri nelle città marine di Bari, Taranto, Brindisi, con le appendici marine molisane-abruzzesi e le vicine aree lucane e calabresi, con spazi e collegamenti più agevoli.

Il più tormentato geologicamente, con effetti inevitabili di maggiore isolamento, è mondo lucano-calabro, al quale l’immersione nel basso Tirreno e nel mar Ionio non ha procurato storicamente per millenni effetti positivi, essendo area di confine nella spaccatura storica altomedievale tra Cristianesimo e Islam.

Il mondo isolano della immensa Sicilia, con i suoi epicentri a Messina e Palermo, presenta orizzonti molteplici, pienamente immerso nella spaccatura storica sopra indicata, con effetti sia negativi sia di possibili collegamenti con la complessa sponda africana non lontana.

I sardi, infine, con gli epicentri di Cagliari e Sassari, pur essendo assolutamente isolati e lontani, sono comunque  attratti e collegati sempre ai toscani, al mondo corso-francese e quello iberico.

Ecco la straordinaria e complessa  Italia, ammirata e stimata in tutto il mondo per le sue inimmaginabili conquiste di civiltà e di cultura, settima potenza, pur non avendo grande estensione e ricchezza di materie prime.

Figlia di una storia millenaria, essa è soprattutto opera del miracoloso  Risorgimento dell’Unità e della Libertà, fortemente voluto e promosso con sacrifici inimmaginabili fino al carcere, all’esilio e alla morte, dei più generosi idealisti provenienti da tutte le regioni e stretti in un patto di acciaio storico contro i nemici interni ed esterni.

 

 

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