«Ricordo che quando cominciammo noi a Canale 21 a far parlare un poco la gente con “Filo diretto”sembrava uno scandalo e si disse “ma come fate parlare la gente in televisione? Chissà che porcherie possono dire?” Oggi invece è prevalsa questa mania di far parlare il popolo e vediamo tanti comunicati sempre con tanta gente che parla, che esprime il proprio pensiero e questa è una cosa molto bella. Io perciò creai le televisione, per la speranza che tutti potessero esprimere liberamente il proprio pensiero, potessero non dipendere dai partiti politici e soprattutto protestare contro le autorità quando non facevano il loro dovere».
Fu la prima televisione libera italiana e nacque a Napoli il 23 dicembre del 1966. Telenapoli trasmetteva via cavo, grazie all’invenzione dell’ingegnere Pietrangelo Gregorio che vanta oltre trecento brevetti. Il 17 settembre, in occasione del suo novantesimo compleanno è stato insignito con una targa e una medaglia della città per la sua attività di pioniere nella libera diffusione delle immagini e delle parole, avendo creato a Napoli la televisione più diffusa in Europa negli anni ’70.
Telenapoli tra i suoi primati ebbe quello di riuscire a trasmettere per la sola città di Napoli il Festival di Sanremo a colori, mentre la RAI era ancora ferma al bianco e nero.
Gregorio in seguito fondò ancora altre TV, come Canale 21, chiamata così in omaggio all’articolo 21 della Costituzione sulla libertà di espressione.