Il magistrato che trovò Eichmann
Lo racconta il film uscito nei giorni scorsi in Italia intitolato “Lo Stato contro Bauer”, del regista tedesco Lars Kraume, co-sceneggiato dallo scrittore francese Olivier Guez, che si era già occupato della vicenda nel libro “L’impossibile ritorno, storia degli ebrei in Germania dopo il 1945”. La storia del tenace e coraggioso Bauer, omosessuale dichiarato che sin dal suo ritorno dall’esilio in Danimarca cercò di portare in tribunale gli autori dei crimini di guerra perpetrati durante il Terzo Reich, è di grande interesse. Per vincere le resistenze dello Stato tedesco, assai restio negli anni Cinquanta a fare chiarezza sul suo terribile passato, il magistrato fu costretto a contattare il Mossad, il servizio segreto israeliano, venendo imputato così del reato di alto tradimento. Un assurdo giuridico, perché venne considerato traditore chi aveva fatto catturare un criminale. Il motivo? Non si era arreso alla ragion di Stato, rivolgendosi a un altro Paese, Israele, per avere giustizia.
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