A noi la cultura viene negata: non siamo francesi!

Categoria principale: Libere riflessioni
Pubblicato Sabato, 12 Novembre 2011 12:59
Scritto da Nicoletta Mazzone
Visite: 8675

Credevi, caro amico, che bastasse all'uomo, per essere felice di vivere solitario in seno alla natura (...). Ti credevi felice e assaporavi solo l'ombra della felicità. Accanto alla tua capanna era un contadino che languiva sotto il peso delle tasse; qu...i era un uomo virtuoso vittima del dispotismo e del crimine. Osavi dirti felice mentre i tuoi simili erano imbevuti di amarezze; osavi dirti felice mentre la tua patria gemeva sotto la tirannia di un despota e dei suoi cortigiani. Insensato, ti credevi dunque solo sulla terra." Tralascio di riportare la lettura che in un articolo di oggi il giornalista de " la Repubblica"  fa di Robespierre e del Terrore ( solita e squallida retorica " alla Danton"!) per sottoporre all'attenzione di chi magari perderà 5 minuti nel leggere questa mia nota, l'immediata reazione che in Francia si è verificata alla notizia che molte lettere inedite dell' Incorruttibile (una delle quali contiene lasopramenzionata citazione) avrebbero corso il rischio di essere vendute all'asta di Sotheby's per una cifra complessiva di 979mila400euro ad un collezionista statunitense. Ebbene, il Governo francese non ha esitato un momento e , dopo aver rassicurato tutti i parlamentari francesi con un messaggio al Senato, ha fatto valere senza alcuna remora il diritto d'opzione, con il risultato che le poche memorie di Robespierre non solo saranno di esclusiva proprietà della Repubblica francese, ma saranno anche scannerizzate e messe a disposizione DI TUTTI su Internet. A questo punto è d'obbligo riportare la reazione verificatasi nell'ambiente culturale e, in particolare , due eventi : il primo è il grido di gioia prorotto dal petto del pubblico riunito all' Archivio di Stato alla notizia, riportata dal direttore dello stesso, che lo Stato avrebbe acquistato i documenti ; il secondo, il più importante, riguarda il successo della sottoscrizione nazionale promossa da Pierre Serna ( insigne storico della società di studi robesperriani), che ha raccolto , ad oggi, ben 100mila euro che  renderanno meno gravoso l'esborso da parte del Tesoro. Che ognuno di noi ne tragga le debite considerazioni.