Se ne è andato in punta di piedi Pino, senza far clamore di quella sofferenza che lo attanagliava da anni. Se ne è andato con il suo cuore a pezzi, facendo piombare il nostro in un indicibile sconforto.
Nessun napoletano vero, di cuore e di anima, non può non sentire un vuoto incolmabile per la sua scomparsa.
Un simbolo, un'icona speciale per una Napoli capace di dare di se stessa un volto inusitato e ben lontano dalla fanghiglia neomelodica che vorrebbe rappresentare la voce di un popolo.
La nostra Napoli è un Giano bifronte e lui, Pino, il ragazzo del quartiere Porto, è stato capace di cantare entrambe le sue facce con il nostro dialetto colorato di blues.
A noi adesso non resta che serbarne il ricordo e scolpire il suo nome tra quei pochi grandi di cui possiamo vantarci di aver conosciuto.