Maxi-sequestro a Pianura
26mila mq: tanto, è vasta l'area che il 3 giugno è stata posta sotto sequestro a Pianura, in Via Pignatiello. La zona è accatastata con destinazione agricola, è sottoposta a diversi vincoli e si trova in una zona di interesse archeologico a protezione integrale, ma era stata prima lottizzata e poi venduta come terreno edificabile a diversi soggetti. Sull’area sono state costruite case, centri commerciali con strade di accesso e collegamento, attività industriali e commerciali, con un vasto terrazzamento chiuso come deposito, e perfino un Istituto alberghiero ed un istituto comprensivo con scuola d' infanzia, elementari e media, ai quali è stato permesso di portare comunque a termine l'anno scolastico. Inoltre, nell'area erano ancora in corso ulteriori lavori di sbancamento, come quelli che hanno fatto già realizzare, negli anni scorsi, numerose opere di urbanizzazione, muri di contenimento, strade, piazzali. L’operazione è stata decisa dal sostituto Procuratore Lucia Esposito, coordinata dal Procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso, e realizzata in seguito alle indagini sull’imponente lottizzazione abusiva condotte dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale coordinate dal capitano Gabriele Salomone e dalla compagnia dei Carabinieri di bagnoli coordinata dal cap. Federico Scarabello, impegnando un totale di 70 uomini, tra polizia municipale e carabinieri.
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