Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

Memorie alte e nobili dell'Italia Unita: Guido Baccelli (Roma, 1830 - 1916)

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Guido BaccelliFiglio di un illustre chirurgo, era destinato agli studi medici, nei quali riuscì nel tempo in modo brillantissimo, con doppia laurea in medicina e chirurgia nel 1852-1853.

Non fu insensibile ai moti liberali del suo tempo, tentando di arruolarsi nel 1848 per la I guerra di indipendenza e partecipando, anche se per poco, per il divieto paterno, alla difesa di Roma sul Gianicolo contro i Francesi nel 1849, al tempo della Repubblica Romana.

Con l'Unità raggiunse livelli altissimi universitari e scientifici, con riconoscimenti europei, nei settori dell'anatomia, della semeiotica, della cardiologia.

Fu presidente del Consiglio Superiore della Sanità per oltre trenta anni.

Lasciò un'orma indimenticabile nell'insegnamento medico. Ricordò di lui un grande discepolo, il clinico Augusto Murri:

"Quand'io entrai nella sua clinica avevo vissuto due anni nelle scuole di Francia e di Germania, ma in nessuna di esse il libero esame, il rispetto all'indipendenza assoluta del pensiero e della parola era così religioso e sincero, come nella clinica posta a cento metri dal Vaticano(la vecchia sede universitaria). Pensate col vostro cervello; non vi inchinate mai all'autorità; credete ai fatti e alla ragione, ma a null'altro; non credete a me, ma al vostro giudizio."Ecco le frasi che il nostro Maestro ci ripeteva ogni giorno."

Consigliere comunale di Roma dal 1875 al 1913, fu deputato nel 1874 per la Sinistra con Garibaldi,  di cui fu amico e collaboratore per diverse iniziative.

Fu sette volte volte Ministro della Pubblica Istruzione nei governi di Sinistra, distinguendosi per iniziative memorabili, che disegnarono tra l'altro il volto nuovo, nazionale ed europeo, di Roma capitale d'Italia, quale oggi noi la conosciamo e l'ammiriamo e con noi milioni di turisti di tutto il mondo.

A Baccelli si devono in particolare la liberazione ed il restauro del Pantheon, della notissima "passeggiata archeologica di Roma" tra il Colosseo e il Foro, il Palatino, le Terme di Caracalla, il Circo Massimo, il Foro Boario, le Terme di Traiano, parti del Celio, la via Appia fino alle mura aureliane.

A Baccelli si deve anche la nascita della Galleria Nazionale d'Arte Moderna, collocata prima al Palazzo delle Esposizioni in Via Nazionale e poi nell'attuale, adeguata, nobile sede del Palazzo delle Belle Arti a Valle Giulia, costruito nel 1911 in occasione del Cinquantenario dell'Unità d'Italia.

Baccelli diede un forte impulso anche agli scavi archeologici di Pompei.

Conoscendo i limiti della precedente sede universitaria, fece costruire il nuovo Policlinico Umberto I, inaugurato nel 1904, che è ancora oggi la più grande struttura ospedaliera universitaria romana e tra le più grandi d'Italia.

Fu anche ministro dell'agricoltura, industria e commercio dal 1901 al 1903 con il ministero Zanardelli, proseguendo a livelli alti la sua costante, decennale battaglia per la bonifica, lo sviluppo agrario e socio-educativo della Campagna romana e di altre zone paludose della penisola infestate dalla malaria, unendo ricerca medica e interventi concreti sulla millenaria piaga, che colpiva drammaticamente le popolazioni rurali di quelle zone.

Amava profondamente la nuova Roma capitale d'Italia e l'Italia unita liberale, costituzionale, che entrava nella modernità europea con dignità e contributi altissimi.

Fu interventista nel 1915, vivendo la prima guerra mondiale, di cui si avvia quest'anno la memoria collettiva del centenario, come quarta guerra di indipendenza e, dopo aver partecipato, ultraottantenne, al voto in Parlamento, si impegnò fino alla morte nella trincea del suo Policlinico romano per curare e confortare i combattenti feriti, che vi affluivano già numerosi, per i sacrifici immani che quel conflitto implicò."

 

 

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